La fiaccolata di Giugliano pone fine a circa 15 giorni di attività promosse dal comitato 10 febbraio nella provincia di Napoli.Tra critiche e vigliacchi atti provocatori così come a Napoli il corteo è riuscito nel suo intento, dare voce ad i nostri fratelli italiani vittime dell’ odio comunista. Il dato su cui però siamo costretti a riflettere è però tutt’altro che confortante,e cioè che il nostro paese è fortemente antidemocratico. La difficoltà ed il rovente clima in cui gli organizzatori tutti, sono stati costretti ad operare sono poco rassicuranti per il futuro, la bieca speculazione politica che ogni anno accompagna le commemorazioni della Giornata del Ricordo sono la conferma che una particolare fazione politica in Italia gode della più assoluta impunità. I vergognosi murales inneggianti a Tito, le contro manifestazioni e le reiterate minacce nei confronti del comitato e dei suoi membri, sono un’ offesa alla civiltà di un popolo come quello italiano che si contraddistingue nel mondo per sensibilità ed umanità. La mancanza di una totale condanna di tali atti da parte dei media e dell’ opinione pubblica, dà adito a chi della provocazione e della menzogna ne ha fatto un credo politico, di trovare visibilità oltraggiando la memoria del nostro popolo. L’ augurio del comitato è quello di isolare e condannare queste sparute minoranze di fanatici facinorosi e condividere con tutti gli italiani il ricordo delle angherie subite dai nostri connazionali in Istria e Dalmazia, perchè un popolo senza memoria è un popolo senza futuro.
Coordinamento Provinciale Comitato 10 Febbraio:
Antonio Arzillo
Enrico Tarantino
Gianluca Esposito
Raffaele Barbato
Riccardo Cafaro