Blocco Studentesco: “No al Governo dei Baroni”. Oggi la mobilitazione nazionale contro Monti e spending review
In decine di città gli studenti in piazza in difesa del proprio futuro, contro le misure antisociali del governo dei poteri forti
Napoli , 26 settembre – Questa mattina una ventina di militanti del Blocco Studentesco hanno effettuato un blitz al liceo “Pasquale Villari “Di Napoli srotolando uno striscione recante la scritta “La generazione perduta all’assalto del futuro” e colorando l’atmosfera mattutina con bandiere e fumogeni per protestare contro il governo Monti , la Spending review e il Ministro Profumo.I militanti del Blocco studentesco e gli studenti del Villari sono riusciti a bloccare le lezioni per una mezz’ora fino all’arrivo delle forze dell’ordine che, chiamate da alcuni militanti del UDS, hanno imposto lo scioglimento del Sit-in.In contemporanea circa trenta militanti del Blocco studentesco Università hanno occupato simbolicamente l’Università Parthenope con bandiere , fumogeni tricolori e uno striscione recitante “No al governo dei baroni, l’università non è un priveligio” affisso sulla balconata dell’ateneo. Ma la mobilitazione del Blocco non si è limitata solo a Napoli . In più di 20 città italiane da Roma a Milano, passando per Torino, Bologna, Lecce e molte altre, si è svolta la giornata di mobilitazione nazionale del Blocco Studentesco per dire “no al Governo dei Baroni”, attraverso cortei, scioperi, occupazioni, blitz, flash mob. Quella che Monti ha definito la ‘generazione perduta’ – spiega Roberto Acuto, coordinatore regionale del Blocco Studentesco – oggi ha voluto dimostrare di non essere disposta ad accettare i dettami di un governo illegittimo e al servizio dei poteri forti, di non voler credere che misure come una spending review che colpisce scuole e università, ennesimo atto di distruzione sistemica dello Stato sociale e di perdita di sovranità nazionale, siano nell’interesse del popolo italiano e in particolare dei più giovani. Per questo oggi la ‘generazione perduta’ ha voluto dare il suo ‘assalto al futuro’; un futuro dove non permetteremo l’esistenza di università private riservate a pochi privilegiati, dove la scuola e l’università pubblica saranno considerate un punto di forza, dove non ci saranno ministri come Profumo espressione di banche e poteri forti, dove sarà la giovinezza a decidere del proprio destino e non una banda di vecchi prezzolati al servizio della speculazione finanziaria internazionale”.