Il secondo uomo, uomo d’azione, squadrista, aviatore, gerarca, decide di aderire all’Italia fascista consapevole della necessità del momento: schierarsi. E’ Italo Balbo. Nativo di Quartesana, in provincia di Ferrara (6 giugno 1896), è uno degli eroi della prima guerra mondiale; guadagna una medaglia di bronzo e due d’argento nell’offensiva sul Monte Grappa. Promosso al grado di capitano abbandona l’esercito per dedicarsi alla sua vera passione: l’ aereonautica. Aderisce al fascismo, diventando segretario locale di Ferrara oltre che figura di spicco per tutti gli squadristi dell’epoca, riesce a coinvolgere molti dei suoi concittadini grazie alla sua retorica ed alla forte determinazione e diviene, inoltre, quadriumviro della marcia su Roma. Come ministro dell’ aereonautica diviene famoso in tutto il mondo per le sue transvolate oceaniche. E’ suo il primo volo transatlantico, nel 1930, con 12 idrovolanti, partiti da Orbetello alla volta di Rio de Janeiro, in Brasile. La sua fama diviene tale che viene inviato in Libia, dove viene nominato governatore, dopo che il generale Badoglio non aveva tenuto testa alla situazione. Il governo di Balbo 1934 è il miglior periodo della colonia: inizia la ristrutturazione architettonica e fa arrivare 20.000 contadini italiani per risollevare le sorti dei raccolti e istruire gli agricoltori locali. Il governo del ”secondo” (cosi veniva chiamato Balbo poichè unico a dare del tu a Mussolini) ha breve durata. Resta in carica fino al 1940, al diciannovesimo giorno di guerra contro gli inglesi, quando, l’antiaerea italiana, per uno sbaglio, abbatte il suo aereo.