Non molto tempo fa, Mario Borghezio, europarlamentare della Lega Nord, ha suscitato scalpore a causa di alcune sue affermazioni riguardanti il Terzo Reich nelle quali sosteneva che “Il NazionalSocialismo aveva anche aspetti positivi, ed era all’avanguardia in ecologia e nella ricerca scientifica”. Particolare riferimento è stato fatto da Borghezio alla figura di Walther Darré, ministro dell’alimentazione e dell’agricoltura dell’epoca che aveva ridato dignità all’agronomia. Ma chi era Richard Walther Darré e in cosa consisteva il pensiero di questo personaggio da tempo dimenticato? Ricardo Walther Oscar Darré nacque il 14 Luglio 1895 a Belgrano, quartiere situato a nord di Buenos Aires, da Richard Oskar Darré ed Emilia Berta Eleonore. Darré era infatti, come tanti altri germanici dell’epoca, un auslanddeutshce, termine che indicava quei tedeschi nati al di fuori dei confini della Germania, e rimase in Argentina fino al 1905, anno in cui si trasefì in patria per proseguire gli studi, frequentando qui, prima, il liceo scientifico e, successivamente, la facoltà di magistero. Si recò poi a Wimbledon, vicino Londra, per studiare al King’s college. L’avvento del primo conflitto mondiale lo spinse però ad arruolarsi come volontario nell’esercito dell’Impero Tedesco. Al termine della guerra fece parte dei Freikorps di Berlino, ma ciò non gli impedì di completare i propri studi. Egli giunse, difatti, a diplomarsi presso l’Istituo Coloniale Tedesco in amministrazione coloniale e, in seguito, ad Halle in agricoltura. Proprio questi ultimi anni universitari furono fondamentali per lo sviluppo del suo pensiero e la stesura delle proprie opere. Il lavoro senza dubbio più importante di Darré è Neuadel aus Blut und Boden (La Nuova Nobiltà di Sangue e Suolo), pubblicato nel 1929, nel quale egli esprimeva la necessità di un ritorno alla visione tradizionale dell’agricoltura. Egli sosteneva infatti che, di contro a quanto palesato dalla società liberal-marxista dell’epoca, fosse necessario guardare alle terre, non come mero mezzo di produzione, ma come vero e proprio fondamento dell’identità del popolo. La figura dell’agricoltore aveva per Walther un ruolo di fondamentale importanza poichè esso non solo era l’espressione del Volk, indissolubilmente legato alle tradizioni agricole, ma anche perché questi era detentore, così come presso i romani, di un rapporto privilegiato con la Natura, intesa come essere vivente. La proprietà terriera assumeva così una condizione non solo giuridica ma anche fortemente sacrale. I concetti di Sangue (Blut) e Suolo (Boden) riprendevano le nozioni giuridiche di ius sanguinis (Ereditarietà della cittadinanza) e di ius solis (acquisizione della cittadinanza in base al luogo di nascita). Proprio per questa ragione, nel 1933, anno in cui divenne membro del Reichstag, Darré emanò una legge nella quale sanciva che i poderi non potessero essere venduti, e che dovessero essere tramandati di padre in figlio. Questo pensiero, oltre che dei suoi studi, era frutto delle esperienze che Darré aveva avuto nei Wandervoegel (uccelli migratori), uno dei tanti movimenti giovanili che, nei primi anni del ‘900, rifacendosi al romanticismo e al Panismo, auspicava un ritorno alla natura intesa come Locus Amoenus. Questo era infatti stato deturpato, secondo i membri del movimento, con l’avvento dell’industrializzazione, ed aveva portato ad un radicale cambiamento degli individui portandoli ad essere da membri di una comunità organica a parte di una società nella quale il cittadino era sempre più atomizzato. La figura di Darré non fu però solo tradizionalista, ma anche rivoluzionaria ed innovatrice. A lui si devono infatti i principi del moderno ecologismo. Fu per sua volontà che tra il 1934 e il 1940 furono emanati ed attuati una serie di provvedimenti che andarono dal rimboscamento di determinate aree, con particolare cura delle proporzioni delle piante, all’istituzione di vincoli paesaggistici, dall’introduzione di norme per la costruzione di edifici ed infrastrutture, nell’ ottica dell’impatto ambientale, a leggi per la tutela degli animali. Di non minore importanza furono poi i suoi studi riguardo l’utilizzo di fertilizzanti chimici, dei quali egli comprese immediatamente la pericolosità. Con lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale assunse ruoli sempre più marginali fino ad essere sostituito Herbert Backe. Al termine della guerra fu condannato a cinque anni di reclusione che scontò completamente e morì infine il 5 Settembre 1953 a Monaco di Baviera. Walther Darré fu insomma un personaggio chiave, non solo per la storia del XX secolo, ma anche per i giorni nostri. Si sciacquino dunque la bocca i moderni ecologistiradicalchicequosolidali, quando parlano di ambiente, salute ed agricoltura, e si ricordino che LORO non hanno inventato proprio nulla!
Cioppi Cioppi
2 pensieri riguardo “Walther Darré: Ecologista (prima di te!)”