Il fascismo inglese di Mosley.

Il 16 novembre 1896 nasce a Londra, da una famiglia di nobili origini, Sir Oswald Ernald Mosley. Dopo aver prestato servizio nell’aereonautica britannica durante la prima guerra mondiale, nel 1918, a soli 22 anni, viene eletto deputato alla camera dei comuni diventando il membro del Parlamento più giovane della storia inglese. L’immensa eco della Marcia su Roma ebbe ripercussioni anche in Inghilterra, dove molti politici consideravano la “rivoluzione” mussoliniana come una “ricostruzione politica e sociale” al fine di “unificare e coordinare tutte le classi al servizio della nazione”. Il fascismo era pertanto visto come una solida alternativa al socialismo ed al comunismo. Lo stesso Mosley, colpito dal fascino della Rivoluzione, si appassiona alla politica Mussoliniana tanto da fondare un suo partito incentrato sui principi base dell’economia corporativa e la socializzazione delle imprese. Nasce, nel 1932, la British Union of Fascists. Nonostante la forte base militante (le Blackshirts), Mosley pensava ad una politica di programmazione, di controllo degli investimenti e di rafforzamento dell’esecutivo “sia per un controllo dell’alta finanza sia per un progressivo svuotamento degli influssi incontrollabili dell’economia mondiale attraverso tempestive misure.” Grandissimo ammiratore di Sua Eccellenza per il suo carattere e temperamento, Mosley parla di Mussolini come un uomo “schietto, ottimista, saldo nelle sue scelte, coraggioso e politicamente costante”. L’ammirazione verso l’Uomo Mussolini si rifletteva anche nelle scelte politiche, al punto che il BUF fu l’unico movimento, in Europa, a non cedere alle lusinghe del nazionalsocialismo e a rimanere sempre fedele alle linee guida del fascismo. L’entrata in guerra dell’Italia nel giugno del 1940 costò però cara ad Oswald Mosley e alla sua BUF, le cui adesioni, nel 1934, raggiunsero approssimativamente le 40.000 unità, di cui 5-10.000 membri attivi. Per contrastare l’ascesa del fenomeno, pertanto, il governo britannico, il 23 maggio del 1940, varò una legge ad hoc contro i fascisti inglesi, la legge 18 B. Il capo della BUF venne arrestato ed il partito fu sciolto d’autorità. Alla fine della guerra Mosley si ricandidò prima North Kensington e poi Shoreditch e Finsbury, ma non ottenne i risultati sperati. Divenuto rettore dell’ Università scozzese di Glasgow, scrisse un libro, My life, in cui leggiamo che “In realtà il Fascismo è il più grande, costruttivo e rivoluzionario credo esistente al mondo. Oggettivamente esso o è rivoluzionario o non lo è per niente”. Mori a Orsay nel 1980.

Leucio.

Mosley

Pubblicato da BloccoStudentescoNapoli

Il Blocco Studentesco è l'associazione studentesca di CasaPound Italia

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