Giuseppe Dimitri è stato un attivista politico italiano capace di non arrendersi mai, emblema e perfetto esempio di quel “combattere è un destino” poi diventato motto di tanti giovani camerati italiani e non solo. Nato a Roma il 27 Settembre 1956 fu membro di un gruppo di boy-scout e fu in questo modo che apprese a stare in gruppo e crebbe il proprio senso di comunità. Cresciuto nel quartiere Eur di Roma, si avvicinò molto giovane, a quindici anni circa, ad Avanguardia Nazionale, movimento extraparlamentare rifondato nel 1971 dai fuoriusciti del Movimento Sociale Italiano dopo che questo era stato sciolto qualche anno precedente. Nonostante avesse alle spalle una lunga tradizione familiare comunista, in pochi anni “Peppe” divenne uno dei punti di riferimento del movimento, specialmente per i militanti ed i simpatizzanti che si ritrovavano davanti al Fungo, tra i viali del quartiere dove lui stesso era cresciuto. Grande amante e appassionato di tattica militare allestì in boschi e in montagne abbandonati campi dove far allenare i giovani militanti così da formarne il carattere e addestrarli alla lotta corpo a corpo. Nel 1976 Avanguardia Nazionale venne sciolta perché oggetto d’inchiesta da parte della magistratura per ricostruzione del partito fascista. Successivamente Peppe, insieme ad altri due militanti neofascisti, Roberto Fiore e Gabriele Adinolfi, diede vita a Lotta Studentesca, associazione che si occupava di fare politica nelle scuole, e che successivamente, nel 1978 prese il nome di Terza Posizione. Il movimento si impose l’obiettivo di essere alternativa ai classici dogmi di destra e sinistra ( da qui terza via o terza posizione), quindi proposta di un nuovo modello sociale ed economico dal forte senso anticapitalista e contrario ai due blocchi più imponenti dell’epoca: quello liberale e quello comunista, da qui nacque lo slogan ” né fronte rosso, né reazione, ma lotta armata per la Terza Posizione”. Lo stesso anno Peppe partì per il servizio militare e al suo ritorno fondò la Legione, cioè un ordine ascetico-militare all’interno di Terza Posizione, ispirandosi e prendendo spunto dalla Guardia di Ferro rumena. Il 15 Marzo 1979 per commemorare la ricorrenza della morte del neofascista Franco Anselmi, ucciso l’anno precedente nel corso di una rapina ad un’armeria, un gruppo di terroristi appartenenti al gruppo dei NAR( Nuclei armati rivoluzionari), decise di rapinare l’armeria “omnia sport” situata vicino la questura di Roma: insieme ai Nar parteciparono anche altre persone tra cui Giuseppe Dimitri allora militane di Terza Posizione. Il 14 Dicembre dello stesso anno Dimitri venne arrestato mentre stava per aprire il fuoco contro un’auto civetta della polizia di stato. In prigione fece eccellenti conoscenze come quella con Gianni Alemanno. Durante la propria gioventù fu accusato di vari reati, anche molto gravi, come “banda armata” e “omicidio” nei confronti di un tipografo: l’accusa di omicidio portò la madre del giovane Peppe al suicidio. Il processo si concluse con l’assoluzione. Il 23 Settembre 1980 molti giovani appartenenti a Terza Posizione, tra cui i tre cofondatori, furono arrestati e due anni dopo, nel 1982, lo stesso movimento venne sciolto. Dimitri concluse la propria militanza nel 1994, quando si iscrisse ad Alleanza Nazionale, e fu proprio in questo partito che ricoprì ruoli di alto rilievo come consulente di Gianni Alemanno, quando questi era Ministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali tra il 2001 e il 2006, e di presidente del circolo culturale Civiltà Romana della capitale. Amante a appassionato di motori morì il 30 Marzo 2006 a causa di un incidente stradale mentre era sul proprio scooter.
Giajo.