COMUNICATO:
Napoli, 20 Febbraio – “Contro passatismo e immobilismo: Viva il Futurismo”, così recita il testo esposto dai ragazzi del Blocco Studentesco di Napoli per festeggiare l’anniversario del movimento rivoluzionario e avanguardistico, annunciato esattamente 111 anni fa da Filippo Tommaso Marinetti sulle colonne del giornale “Le Figaro”. Accompagnato dallo striscione vi è anche un enorme bersaglio per freccette, sul quale vi sono attaccati cinque fogli riportanti i nomi di vari atteggiamenti che venivano condannati dal pensiero marinettiano quali “menfreghismo”, “pacifismo”, “nostalgismo”, “perbenismo” e “fatalismo”.
“Il Futurismo non fu semplicemente un’avanguardia pittorica o letteraria – spiega Mario Cantone, responsabile del nucleo partenopeo – ma un insieme di spinte rivoluzionarie che hanno prodotto novità in ogni campo artistico, dalla gastronomia alla musica, dal cinema alla danza, fino a divenire una vera e propria idea politica”.
“È impossibile – aggiunge – pensare al secolo scorso e agli avvenimenti che riguardarono la nostra Nazione senza riuscire a notare anche solo una minima influenza che questo movimento ha avuto grazie all’azione instancabile e irruenta dei suoi partecipanti che, in barba ai benpensanti di quell’epoca, hanno agito senza scrupoli per risvegliare un popolo governato da una classe dirigente corrotta e noncurante”.
“Ciò che i Futuristi pensavano si traduceva direttamente nei fatti – conclude – e sopratutto nel modo in cui conducevano la loro vita. Che fosse in risse nei locali di città o negli assalti alle trincee nemiche, non hanno mai rinunciato a sputare in faccia a certi caratteri dell’Italia borghese e nullafacente. Alcuni di questi, che abbiamo attaccato sul bersaglio, sopravvivono ancora oggi, e ci troveremo sempre in prima linea per contrastarli”.